Greta Garbo, la commessa svedese Greta Gustaffson, apparve per la prima volta sullo schermo in un film pubblicitario per un magazzino di abiti confezionati. Presto divenne celebre ed emigrò ad Hollywood. Ecolla in «La donna misteriosa», del 1928, con Conrad Nagel.
Questa fu la prima immagine americana di Greta Garbo: una ragazza dai capelli lisci sfuggenti di sotto un basco, e dai grandi occhi sognanti. Fu la «divina» di una generazione.
Ancora «La donna misteriosa», in una scena d'amore. Con il successo commerciale di Greta si sviluppò anche la campagna pubblicitaria, che ne fece un personaggio quasi divino, irraggiungibile e distante; vera espressione di un'epoca.
In questa immagine de «La signora delle Camelie», è evidente tutta la delicata bellezza del viso di Greta Garbo, che i fanatici in tutto il mondo definirono «la sfinge nordica».
Ed ecco la Greta moderna, la ragazza svedese ormai americanizzata: i capelli sono al sole, il basco è scomparso, la commessa ha imparato ad usare il fascino dei suoi grandi occhi.
“LA DIVINA” VENT'ANNI DOPO
È fugacemente apparsa sulla Riviera Ligure Greta Garbo, sempre in lotta con la curiosità dei fotografi e del pubblico, ma meno scontrosa degli anni precedenti. La famosa attrice ha sostato brevemente a Portofino, ed è quindi ripartita con il suo panfilo bianco
QUANDO IL «GLEN TOR», il panfilo bianco a due alberi a bordo del quale era nascosta Greta Garbo, gettò l'ancora al largo di Portofino, da tutte le località vicine, da Nervi a La Spesperando di vederla. Greta ha ormai passato i 48 anni, ma presto si è visto come essa goda ancora di una popolarità sufficiente ad offuscare quella di tutte le illustri bagnanti che hanno scelto in questi giorni la Riviera di Levante, da Hedy Lamarr ad Eleonora Rossi Drago. Cominciò subito la battaglia fra coloro che volevano ritrarre la «Divina» in costume da bagno, e Greta, fermamente decisa a sfuggire agli agguati degli obbiettivi. Secondo i fotografi, il motivo di tanta ritrosia dipende dal fatto che la bella attrice svedese è invecchiata, e non vuole che si vedano in giro le sue rughe; Greta afferma, dal canto suo, che vuole solamente evitare di essere seccata. In realtà, c'è qualcosa di profondamente patetico nella battaglia di questa donna, che, nel momento in cui la sua bellezza cominciava a declinare, ha voluto isolarsi e scomparire, per immagini fissate sulla celluloide. I grandi cappelli, gli occhiali neri, le fughe, sono l'espressione di una ritrosia che è in fondo solo il pudico riserbo di colei che fu la più bella donna del mondo, giunta al momento del declino. La popolarità e la curiosità destata da ogni sua apparizione dimostrano, del resto, che Greta ha ottenuto quello che voleva, e che il pubblico continua a ricordarla bella come una volta, quando affascinava le «Maria Walewska» o la «Signora delle camelie». I soui films che ormai sono fra i «classici» della cinematografia mondiale, si proiettano ancora oggi con immutato, grandissimo successo commerciale: la sua arte, non inferiore alla sua bellezza, ha resistito al tempo, com'è di rado accaduto nel cinema.
Greta Garbo a passeggio nelle strade di Portofino. La grande attrice si è mostrata, questa volta, meno restia a farsi fotografare, ed ha evitato di abbassare il cappello di paglia fin sopra gli occhi, come faceva di solito negli anni scorsi, quando vedeva, anche di lontano, un obbiettivo. È stata ospite do Rex Harrison e della moglie, l'attrice Lili Palmer, nella villa di San Genesio. La sua sosta è stata breve. Coloro che l'hanno veduta, l'hanno trovata bella come un tempo.
Il motopanfilo bianco «Glen Tor» che ha portato Greta sulla Riviera Ligure, è stato preso in affitto per tre mesi, ed è al comando del capitano Bruno Cocchini. La prima sosta è stata a Santa Margherita Ligure, dove la celebre signora «G.G. » è scesa a terra per comperare alcune riviste italiane e straniere.
In alto: Greta a Portofino, mentre fa ritorno a bordo del panfilo dopo il pranzo in casa Harrison. A destra: Greta ed il suo compagno di viaggio, un uomo che, come lei, non ama i fotografi e la pubblicità, l'americano di origine russa Gorge Schler. Sono già ripartiti per una crociera in Mediterraneo.
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